No fear,
no party

Dopo dieci giorni di avventure nella foresta amazzonica ecuadoregna, mi viene difficile sceglierne una da raccontarti. 
Così mi sono lasciato inspirare dalle emozioni che le avventure hanno suscitato in me e, dopo averci meditato sopra, mi sono reso conto che la Paura e il Rischio hanno giocato un ruolo essenziale.
Quindi ti racconto dell’otto Gennaio nel fiume Capahuari, un affluente del fiume Pastaza, quando dopo aver cominciato a nuotare mi sono trovato solo in un’acqua torbida color terra.

La guida ci ha detto che abbiamo 3 possibilità per discendere il fiume: con il Kajak, con il giubbotto di salvataggio o senza nessun ausilio. Ovviamente dopo aver attraversato le bocche di Bonifacio e nuotato nella Limmat mi sono detto “no problem, si va senza niente”. Però una paura è sorta immediatamente: “Riguardo i Piranha? Ci puoi dare delle informazioni?”
E lui con un sorrisetto ci dice che dobbiamo lasciare andare le nostre paure e che non avendo nessuna ferita aperta non corriamo nessun pericolo di essere divorati da quel pesce. “Pensate agli avvoltoi: sono in cielo e li potete vedere volteggiare sopra le vostre teste, ma fino a quando non sarete morti non vi mangeranno. Lo stesso con i Piranha: nuoteranno con voi in acqua, ma se non sanguinate non vi mangeranno!”

Quindi ci tuffiamo in questo fiume sicuri che niente possa accadere e felici ci godiamo il suono degli insetti, il cinguettare degli uccelli, lo svolazzare delle farfalle e… ad un tratto siamo soli (Michelle e io): i due amici sul Kajak davanti a noi e quelli dietro di noi con i giubbotti di salvataggio erano spariti dietro la curvatura del fiume … siamo soli… la corrente ci trascina verso dei tronchi che affiorano sull’acqua piatta.

Ma ecco che all’improvviso s’increspa l’acqua, esce una pinna e poi… uno sbuffo: Un Delfino! Davanti a noi stava nuotando un delfino! Dall’emozione abbiamo bevuto tutti e due!
Di nuovo la paura di aver ingerito qualche parassita pericoloso, mi offusca la mente e mi impedisce di godermi questo magnifico momento. Ero bloccato dall’assaporare l’intensa gioia, gli odori, le sensazioni del mio corpo, la paura, i colori, i suoni, il battere del mio cuore e il mio respiro. Bloccato dall’essere presente in questo momento intensamente speciale pieno di coraggio e nella completa sensazione di essere vulnerabile!

8 Gennaio 2018 nel fiume Capahuari, un affluente del fiume Pastaza

Dopo essermi riconcentrato su tutte queste sensazioni, mi sono reso di due fatti:
1. tante paure mi bloccano;
2. una profonda connessione con la natura mi da più fiducia nell’ascoltare la mia voce interiore.

Vivere ed essere nuovamente conscio che la pelle, la carne, le ossa, i muscoli, il midollo spinale, le emozioni, le paure, i rischi… sono parte integrante dell’esperienza e che far fiducia al proprio corpo nutrendolo con le nostre intenzioni ci fa crescere, ci nutre e gioca un ruolo importante in questa sinergia.Il fatto di riconoscere e sciogliere questi blocchi e paure sono un tema che tratto con i miei clienti durante le sedute di Shiatsu.

Ringrazio loro e la mia terapista Shiatsu per aver affinato le mie capacità di far fronte alla paura.
Sono anche felice di essermi esposto a determinati rischi che mi hanno permesso di andare attraverso alle mie paure.
Sono felice e grato di questo costante allenamento nel sentirmi unito e parte di questo pianeta, unito corpo-mente-cuore con le mie emozioni e sensazioni.

Questo tema lo possiamo affrontare partendo dall’aspetto Yin durante la seduta di Shiatsu, oppure dall’aspetto Yang nuotando nella Limmat anche durante l’inverno.

31 di Gen 2018 nella Limmat

Shiatsu regala spazio per la percezione di sè, lasciando andare giudizi, senza aspettative e pregiudizi

Massimo Martino
Dipl. Shiatsu Therapeut,
Zusatzversicherung anerkannt
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massimo@meandshiatsu.ch
Das Zentrum der Körperarbeit,
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Seebad Enge,
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